Fagiolino Fan Fan, eroe del teatrino dell’Emilia Romagna, grazie ai Monticelli, ha incontrato nella sua lunga carriera bambini di tutto il mondo.“Ua ta sci uà, Fagiolino San!!” così ha salutato i bambini a Kyoto, Tokyo, Osaka, Hokkaido, Sapporo, Yokohama, Kawasaki…con il Diavolo Hemmada-yo, conosciuto da tutti i bambini giapponesi, che cantava dal vivo “Boku ra wa minna i ki te i rhu”, con conseguenti cori infantili d’accompagnamento. E sul lago Balaton in Ungheria un bel Fagiolino Zigano, oppure sul territorio montagnoso e desertico di El Khef in Tunisia, o ancora nel teatro più antico d’Europa, il Teatro Manoel di Malta a La Valletta, ma anche a fianco dei templi di preghiera di Taiwan, a Taipei, salutando in cinese maccheronico i “piccoli” occhi a mandorla. Nonostante tutto questo viaggiare, Fagiolino ancora oggi non disdegna di recitare negli stabilimenti balneari, nei campeggi e nelle sale da pranzo dei ristoranti… ma anche a casa delle famiglie private che festeggiano i compleanni dei loro bimbi!

Gli Spettacoli di Burattini tradizionali dell’Emilia Romagna rappresentati da Mauro e Andrea Monticelli, sono dinamici e arguti, basati su gag e giochi di parole che sanno divertire adulti e bambini. L’eroe del teatrino è Fagiolino, accompagnato dal suo inseparabile amico Sandrone. I testi sono tratti da antichi canovacci dell’Ottocento di proprietà della Famiglia: si tratta di fiabe antiche che nella saggezza popolare traggono la loro forza espressiva. I ritmi e gli stereotipi sono quelli della Commedia dell’Arte, così come le maschere protagoniste delle vicende. Lo spettacolo di Burattini può essere rappresentato in qualsiasi luogo: dal Teatro Comunale, alla piazzetta di paese, nei giardini, nei parchi, perchè ha una struttura portante che lo rende indipendente e senza particolari esigenze tecniche.

Il Rapimento del Principe Carlo

Spettacolo di burattini Tradizionali

Mirabile esempio di Commedia Burattinesca dell’Emilia-Romagna, Questo spettacolo ha superato le 3000 repliche ed è stato tradotto in spagnolo, francese ed inglese. All’estero è stato rappresentato in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, in Tunisia e in Libia, in Texas (USA), in Giappone, contribuendo a diffondere la cultura italiana nel mondo. Molti i premi e i riconoscimenti conseguiti in questi 34 anni di tournée. “Il Rapimento” è ispirato ad un vecchio canovaccio della metà del XIX secolo appartenente alla collezione Monticelli (ospitata presso il Museo La Casa delle Marionette) che Otello Monticelli (nonno di Mauro e Andrea) rappresentava con il titolo “Il rapimento della Principessa Griselda”. Protagonista Fagiolino Fanfan con il suo inseparabile amico Sandrone Spavirone. Una sapienza arcaica e una grande velocità d’azione rendono più che mai attuale e coinvolgente questa trama. Si racconta di un vecchio re a cui è stato rapito il figlio. Viene così dato ordine ai servi e ai soldati di andare a cercare il Principe Carlo in tutte le terre del regno. Alla ricerca parte anche Fagiolino aiutato dai consigli della vecchia Fata Circe (“Ciuciafurmighe”). L’eroe del Teatrino lo trova nel Bosco della Rogna, nelle mani del terribile e potente brigante Spaccateste e del suo Gigolante. Riuscirà Fagiolino a sconfiggere i cattivi e riportare sano e salvo il Principe Carlo a suo padre, il re?

Fagiolino e lo scaletto

Spettacolo di burattini Tradizionali

Lo spettacolo di burattini tradizionali Emiliano-Romagnoli “Fagiolino e lo scaletto” è rappresentato dai burattinai Mauro e Andrea Monticelli della Compagnia Teatro del Drago di Ravenna. E’ una produzione del 1988 che ha conseguito molto successo in Italia ed è stato inoltre segnalata in alcuni importanti Festival internazionali per la ricerca nel campo della tradizione. Questo spettacolo, dalla trama molto semplice, proviene da un vecchio canovaccio del burattinaio bolognese Angelo Cuccoli (metà Ottocento), con titolo originale “Fagiolino Barbiere dei Morti”. Con queste battute di presentazione si apre la storia di Fagiolino che, pieno di debiti per gioco, è costretto a dar sonore randellate sulla ciribiricoccola (come usa chiamar lui la testa) a tutti i suoi creditori compreso il Capitan Tartaglia che è venuto per arrestarlo. La fuga precipitosa lo porta per sfortuna nel Bosco degli Spaventi nella casa della vecchia Petronilla e del suo terribile fratello barbuto, il brigante Sparafucile. Una volta scappato da questi due vecchi masnadieri (che saranno poi bastonati a fine spettacolo), ecco il gran colpo di fortuna di Fagiolino: l’incontro con il Mago Norandino che gli darà la possibilità di diventare ricco e di saldare tutti i suoi debiti. Fagiolino per diventar ricco dovrà penare non poco; lo aspetta il terrificante incontro con lo scheletro nei sotterranei del suo castello. La prova impostagli dal Mago Norandino è di fare una bella insaponata e la barba al “morto che cammina” e poi di baciarlo senza prima morir di spavento. Tutta la storia è giocata con comicissime battute, sproloqui maccheronici dialettali e gran bastonate che divertono gli adulti e conquistano i bambini.

Il tarlantan della Moscovia

Spettacolo di burattini Tradizionali

Lo spettacolo è diviso in due parti.La prima ha per titolo “I tre Bravi alla prova” e vede, come al solito, Fagiolino protagonista dell’allegra farsa brillante. Non è altro che uno scherzo del padrone di casa, Pantalone, che col pretesto di scegliere il più furbo e il più intelligente dei tre camerieri, in questo caso Fagiolino, Sandrone e Arlecchino, li mette alla prova con un divertente “giochetto”.La seconda parte è lo spettacolo vero e proprio: “Il Tarlantan della Moscovia”. Il pappagallo del Dottore è morto in circostanze misteriose … Il Dottore decide di indagare. Fagiolino, vero colpevole della “disgrazia” del pappagallo, è l’unico servo che riesce a non farsi licenziare. Sandrone e Brighella, invece innocenti, restano senza lavoro e si vendicano. Tra mille peripezie, scherzi e bastonate, tutto andrà a finir bene.Lo spettacolo mette in evidenza la briosità tipica della farsa o commedia brillante burattinesca. Ricco di accenti e battute che provengono dai vecchi canovacci, con sproloqui, vecchi detti e una miscela di dialetti maccheronici dell’Emilia.La recitazione e la manipolazione sono svolte da un solo burattinaio, (con l’aiuto di un “secondo” aiutante-burattinaio) che coinvolge il pubblico – soprattutto dei bambini – nello spettacolo.

Il grande trionfo di Fagiolino

Spettacolo di burattini Tradizionali

Lo spettacolo di burattini tradizionali Emiliani “Il grande trionfo di Fagiolino pastore e guerriero” è rappresentato dal burattinaio solista Mauro Monticelli della Compagnia “Teatro del Drago” di Ravenna. E’ una produzione del 1988 che ha conseguito molto successo in Italia ed è inoltre stato segnalato in alcuni importanti Festivals internazionali per la ricerca nel campo della tradizione della commedia burattinesca. Questo spettacolo, dalla trama molto semplice, proviene da un vecchio canovaccio del burattinaio bolognese Angelo Cuccoli (metà ‘800). “Il caso più curioso, cari cinni e cari adulteri, l’è quello che vedrete proprio adesso in tal casot di buratéin, e ciovè io mè Fagiolino Fan Fan squattrinato e senza un baiocco, con tanta fame da vendere e niente soldi da spendere, guarir n’a pranzipessa e diventar tota in t’una volta un re !!! …”.Con queste battute di presentazione si apre la storia di Fagiolino che con tanta fortuna è diventato uno dei più ricchi agricoltori del regno di Tracia.
Nel frattempo il Mago Norandino viene rifiutato come sposo dalla bella Altea, Principessa nel regno di Tracia; per vendetta il terribile Mago, con una stregoneria … toglie la favella alla Principessa. Fagiolino aiutato da una Fata di nome Alcina, andrà prima a rubar la “nocciolina fatata” al Diavolo Farfarello e poi a guarir la Principessa. Ovviamente alla fine affronterà anche il Mago Norandino a suon di sane randellate. Si concluderà lo spettacolo con Fagiolino pastore che diventerà prode guerriero e sposo prediletto della bella Altea. E per concludere … il balletto finale! Musica maestro !!!

Il pentolino dell’acqua stregata

Spettacolo di burattini Tradizionali

Tratto da un antico canovaccio dell’Ottocento e cavallo di battaglia di Otello Monticelli con il titolo “L’acqua miracolosa” e presentato in prima nazionale sul palco delle Artificerie Almagià. Lo spettacolo inizia con quel furfante di Brighella “Cavicio Gambon”, sempre avido di denaro e cospiratore, che, aiutato da un Mago, cerca di truffare Fagiolino Fan Fan e Sandrone. A creare ulteriori danni arrivano due streghe: Guercia e Tonante, determinate a crear e panico e disgrazie in tutto il Regno. Lo spettacolo é accompagnato da un musicista e suonatore, che dal vivo, eseguirà brani di musica popolare. In scena Andrea, Mauro Monticelli, ed Enrico Giorgi. Regia di Mauro Monticelli.

La mirabolante istoria di Fasolino

Spettacolo di burattini Tradizionali

“La Mirabilante istoria di Fasolino…” è una produzione del ’93 del TEATRO DEL DRAGO. Riguarda il “filone” del teatro tradizionale dei burattini che la Compagnia cura ormai da anni. Il TEATRO DEL DRAGO – nuova conformazione dell’antica Famiglia Monticelli, giunta oggi alla quinta generazione, ha allestito sino ad oggi ventidue spettacoli di Teatro di Figura. Questo allestimento è rappresentato da un burattinaio solista, affiancato da un aiuto-burattinaio, così come voleva la tradizione e come veniva solitamente rappresentato in epoche passate. Ispirato ai più classici testi del repertorio tradizionale presenta Fagiolino, il personaggio principale nonchè eroe della baracca dei burattini, che come sempre “caccia a suon di randellate tutti i cattivi in fondo al panirone!”. Il testo dello spettacolo è originale, scritto da Mauro Monticelli e diviso in due atti. È caratterizzato dalle azioni veloci e da un linguaggio alquanto strano: una miscela di comicità esplosiva basata su cadenze dialettali, gags e spunti comici, con dialoghi e battute dei “canovacci burattineschi”. I personaggi recitano tutti in lingua italiana, eccezion fatta per le “maschere”, con le quali si utilizza un misto di italiano e dialetto maccheronico, facilmente comprensibile. Caratteristici sono alcuni monologhi-sproloqui del Dottor Balanzone, saggi derivanti dalla Commedia dell’Arte, ormai dismessi ed abbandonati. Tutta la seconda parte dello spettacolo è dedicata alle stangate di Fagiolino ai cattivi: bastonate accompagnate ed amplificate dall’aiuto-burattinaio/rumorista, con i suoi poveri e vecchi strumenti di scena, che normalmente servivano “al mestiere”: il ciak, la fiammarola, il tamburo….

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