Viva Dante 2021

Spettacoli, laboratori e progetti dedicati all settecentesimo anniversario dalla morte del più grande poeta di tutti i tempi. 

Per Ravenna, la nostra città, è un evento speciale che fa muovere tutta la cultura alla celebrazione di questo straordinario poeta.

Anche noi di Teatro del Drago non ci siamo fatti mancare proprio nulla quest’anno e vi presentiamo ben due spettacoli strepitosi di teatro di figuara adatti a bambini e bamboni di tutte le età. Inoltre abbiamo un fantastico laboratorio per i bambini a partire dai 4 anni e un secondo adatto per i nidi e le materne.

Andiamo a scoprire la prossima aventura insieme…

InfernoParadiso

Questo primo spettacolo è una co-produzione di Teatro del Drago e Drammatico Vegetale (Ravenna Teatro) , da un idea di Piero Fenati .

Tutto ha origine da quel gioco-conta fatto con un foglio di carta ripiegato che, a seconda di come lo muovi, fa apparire il rosso dell’inferno o l’azzurro del paradiso.

Nello spettacolo quel semplice gioco ci guida nella scoperta dei sentimenti e delle emozioni della Commedia di Dante. 

Attraversiamo insieme i sette cieli dell’attesa, dell’ignoto e della paura, dell’amore e della superbia, del desiderio e della gioia, per finire nell’incanto del settimo cielo. È più profondo il buio o è più profonda la luce?

Dante 3021

Sputnik e Laika sono due buffi alieni robotici in viaggio esplorativo: si occupano di archeologia spaziotemporale e hanno una passione in particolare per tutti i reperti che provengono da quello strambo, lontano, pianeta Terra, l’unico che proprio non riescono a inquadrare.

Uno spettacolo originale e divertente che, con fantasia, ironia, poesia si propone di approcciarsi al testo di Dante da una prospettiva inedita, prendendolo per gioco “sul serio”: come sarebbe immaginare che la nostra realtà fosse proprio quella dipinta da Dante? Quali leggi fisiche e fenomeni naturali sono realmente descritti nel testo fra le creature di finzione? Come risulta la rappresentazione dell’essere umano, della società?

Attraverso la potente tecnica narrativa dello straniamento gli attori e manipolatori giocano con il pubblico invitandolo a cambiare punto di vista per guardare il mondo da una distanza che permetta di cogliere paradossi e sfumature della società umana descritta da Dante. Una società che, nell’ottica temporale dell’anno luce, è esattamente la nostra.

I colori della rabbia

Il laboratorio, pensato in occasione delle celebrazioni per DANTE700, propone un primo
approccio, giocoso e coinvolgente al testo dantesco.

Il viaggio di Dante viene raccontato attraverso immagini e metafore visive grazie ai potenti strumenti offerti dal teatro di figura che permettono una comunicazione diretta e interattiva. Il viaggio del poeta diventa un viaggio nelle emozioni alla scoperta della paura, della rabbia, della speranza…che i bambini saranno chiamati a interpretare in prima persona costruendo alcuni dei personaggi con semplici tecniche di teatro di figura per creare una narrazione unica e personale.

Per bimbi a partire dai 4 anni

 

D.A.N.T.E.

Disegnare Animare il Teatro in Europa

In occasione dei 700 anni dalla morte del Poeta, la Famiglia d’Arte Monticelli/Teatro del Drago, propone un percorso d’arte, teatro e pensiero seguendo le orme di Dante (esempio di come l’arte affronti tematiche universali, sociali e politiche) alla scoperta dei valori fondanti dell’Unione Europea. Progetto educativo-teatrale che porta i bambin* alla conoscenza della Divina Commedia e dei principi cardine dell’UE secondo un metodo esperienziale basato sull’empatia e sull’inclusione,modulato per target di età. Per Nidi e Materne, si lavorerà sull’espressività e sulle emozioni; con le primarie sulle creature mitologiche e il concetto di libertà; con le Secondarie si approfondirà la geografia fantastica e con le superiori teatro e la pratica filosofica.

Offrire a insegnanti e genitori approcci didattici all’avanguardia, in presenza e digitali. Mettere in contatto la cittadinanza con l’Opera di Dante in una modalità coinvolgente e inclusiva.

Progetto realizzato con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna